fbpx

Proposta legislativa della Commissione Europea per disciplinare le “dichiarazioni ambientali esplicite”, la Direttiva Green Claims: La Lotta al Greenwashing.

Nuova Direttiva Green Claims: La Lotta al Greenwashing

La nuova Direttiva Green Claims, proposta dalla Commissione Europea, mira a contrastare il greenwashing e a garantire una maggiore trasparenza e credibilità delle dichiarazioni ambientali. Questa direttiva si basa su due principi essenziali: la chiarezza e l’accuratezza delle dichiarazioni ecologiche presentate dai professionisti, al fine di evitare che i consumatori siano indotti in errore, e la disponibilità di prove a sostegno di tali dichiarazioni.

La direttiva si applica a tutte le affermazioni, informazioni, simboli, loghi e elementi grafici utilizzati sull’imballaggio, sull’etichetta, nella pubblicità e su tutti i media, da parte di professionisti che intraprendono pratiche commerciali nei confronti dei consumatori. Non vi sono disposizioni specifiche sulle affermazioni ambientali, ma la direttiva mira a garantire che tali affermazioni non siano presentate in modo sleale per i consumatori.

La proposta di direttiva si concentra su due tipi di dichiarazioni ambientali: le “dichiarazioni ambientali esplicite”, che sono dichiarazioni ambientali espresse in forma testuale o riportate in un marchio di sostenibilità, e le “dichiarazioni ambientali generiche”, che sono dichiarazioni ambientali esplicite non riportate in un marchio di sostenibilità e la cui specificazione non è fornita in modo chiaro ed evidente.

La direttiva prevede anche l’introduzione di un regime sanzionatorio, con sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive, per i professionisti che violano le disposizioni della direttiva. Inoltre, prevede la possibilità per gli enti legittimati, come le organizzazioni dei consumatori, di intentare azioni legali per tutelare gli interessi collettivi dei consumatori in caso di sospetto mancato rispetto dei requisiti minimi per la convalida di un green claim.

La proposta di direttiva è attualmente in fase di negoziazione tra la Commissione, il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea. Una volta concluso l’iter legislativo, gli Stati membri dovranno recepire la direttiva entro 18 mesi dalla sua entrata in vigore, e diventerà applicabile dopo 24 mesi.

La Direttiva Green Claims rappresenta un importante passo avanti nella lotta al greenwashing e nella protezione dei consumatori. Introduce norme armonizzate per le dichiarazioni ambientali, garantendo trasparenza e credibilità dei marchi, e prevede sanzioni efficaci per i professionisti che violano le disposizioni della direttiva. Inoltre, promuove la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde, migliorando la tutela dalle pratiche sleali e fornendo informazioni chiare e accurate.

A livello italiano, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha la competenza di valutare, inibire e sanzionare le pratiche commerciali scorrette, compreso il greenwashing, ai sensi del Codice del Consumo, con sanzioni che possono arrivare fino a 5 milioni di euro. Nel caso in cui il greenwashing rientri nel contesto della concorrenza sleale, potrebbe essere applicato l’articolo 2598 del codice civile, che prevede l’inibizione dell’atto integrativo della concorrenza sleale ai sensi dell’articolo 2599 c.c. e la richiesta di risarcimento dei danni ai sensi dell’articolo 2600 c.c.. Inoltre, le dichiarazioni non veritiere possono essere considerate come illecito autodisciplinare ai sensi del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria.

Lo studio legale Massafra è a disposizione per fornire ulteriori informazioni e assistenza legale in merito alla Direttiva Green Claims e alle implicazioni per le aziende che utilizzano dichiarazioni ambientali.